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Le 10 cose da sapere sul mutuo
Il mutuo: lo conosci davvero?
Ti forniamo, in collaborazione con le 14 Associazioni dei Consumatori partner del Programma Noi&UniCredit, le domande e risposte più frequenti per una scelta consapevole del tuo mutuo.
Con il termine mutuo si indica comunemente il prestito che viene concesso da una banca per l’acquisto (o la ristrutturazione) di un immobile. Il contratto di mutuo, dunque, coinvolge due soggetti: il mutuante, colui che eroga il denaro (o una quantità di beni fungibili) e il mutuatario ovvero colui che si impegna alla restituzione. I mutui si distinguono in ipotecari e chirografari in base alla garanzia che viene richiesta. Nei mutui ipotecari viene richiesta un’ipoteca, generalmente su di un immobile, mentre nei mutui chirografari la sola garanzia è rappresentata dall’impegno al rimborso sottoscritto dal debitore.
ATTENZIONE
In genere il mutuo è a titolo oneroso, quindi chi ha ricevuto in prestito una somma di denaro, oltre a provvedere al suo rimborso, deve corrispondere anche una quota di interessi che viene calcolata in base al tasso pattuito.
La banca valuta il merito creditizio del richiedente, ossia le sue capacità economiche, finanziarie e patrimoniali, di sostenere la restituzione del mutuo. Per effettuare questa verifica la banca si avvale anche di informazioni ottenute tramite la consultazione di banche dati. In particolare, viene valutato il rapporto tra reddito e rata del mutuo: in genere la rata non deve superare un terzo del reddito per garantire che il rimborso del mutuo sia sostenibile nel tempo.
Inoltre, la banca valuta il valore dell’immobile per il quale è richiesto il mutuo. Solitamente, l’importo del mutuo non supera l’80% del valore dell’immobile, stabilito in base alla perizia di un tecnico, generalmente nominato dalla banca. In taluni casi i mutui vengono concessi anche per importi eccedenti l’80% del valore dell’immobile, ma in questo caso, è possibile che vengano richieste maggiori garanzie o applicate condizioni economiche più svantaggiose.
ATTENZIONE
È consigliabile richiedere alla banca una valutazione preliminare di fattibilità sul mutuo prima di effettuare una proposta di acquisto: in questo modo si evita di esporsi per acquisti potenzialmente non finanziabili.
È fondamentale valutare con attenzione l’impatto del mutuo sulle proprie finanze per fare in modo che la restituzione del mutuo sia sostenibile nel tempo ed evitare imprevisti.
I principali elementi da valutare sono:
- l’importo complessivo del finanziamento e della singola rata;
- il tasso applicato al mutuo, ossia il costo del finanziamento;
- la durata del mutuo;
- le spese notarili e le ulteriori spese per la concessione e la stipula del mutuo (istruttoria della pratica, perizia dell’immobile, assicurazione obbligatoria incendio e scoppio).
ATTENZIONE
Al momento della richiesta del mutuo, per valutare correttamente la proposta della banca è importante leggere con attenzione le informazioni generali relative al prodotto offerto contenute nell’IGCIC (Informazioni Generali sul Credito Immobiliare ai Consumatori).
La banca inoltre, acquisite dal cliente tutte le informazioni, consegna il Prospetto Informativo Europeo Standardizzato (PIES), ovvero un modulo che contiene informazioni personalizzate sul mutuo, utili per confrontare le diverse offerte sul mercato.
Prima di concludere il contratto di mutuo il cliente ha diritto ad un periodo di riflessione di sette giorni, durante i quali l’offerta resta ferma e vincolante per la banca.
Il tasso d’interesse che viene applicato ad un mutuo è composto dal parametro di riferimento e dallo spread. Il parametro di riferimento è un tasso interbancario utilizzato nei Paesi della UE ed esprime il costo del capitale finanziario all’ingrosso. Per i tassi variabili può essere l’Euribor o il tasso BCE, mentre per i mutui a tasso fisso è l’Eurirs. Lo spread è la maggiorazione percentuale che si aggiunge al parametro di riferimento, varia da una banca all’altra ed esprime il margine applicato dall’istituto rispetto al costo all’ingrosso.
ATTENZIONE
Oltre al tasso d’interesse applicato ed allo spread, è opportuno valutare con attenzione il Tasso Annuo Effettivo Globale (TAEG) ossia il tasso che esprime percentualmente il costo complessivo del mutuo e permette di confrontare le diverse offerte di mutuo presenti sul mercato. Il TAEG infatti tiene conto di tutte le spese connesse all’erogazione del mutuo. In caso di mutuo a tasso variabile l’indicazione del TAEG è riferita al momento di erogazione, in quanto i tassi di riferimento possono variare durante la vita del rapporto.
I tassi di interesse comunemente applicati sono fisso o variabile, ma esistono ulteriori tipologie di tasso.
TASSO FISSO
Il tasso d’interesse rimane invariato per tutta la durata del mutuo, come l’importo delle singole rate.
TASSO VARIABILE
In questo caso, il tasso d’interesse previsto cambia nel tempo in base all’andamento del costo del denaro a cui è agganciato. Rispetto al tasso iniziale, il tasso di interesse e di conseguenza l’importo delle rate variano in aumento o diminuzione, con cadenze prestabilite, secondo l’andamento dei parametri di indicizzazione fissati nel contratto.
TASSO MISTO
Durante la vita del mutuo il tasso di interesse può passare da fisso a variabile (o viceversa) a scadenze e/o a condizioni stabilite nel contratto.
BILANCIATO
Il mutuo è suddiviso in due parti: una con il tasso fisso, una con il tasso variabile. Il doppio tasso è consigliabile a chi preferisce una soluzione intermedia tra il tasso fisso e il tasso variabile, equilibrando vantaggi e svantaggi di ciascuno.
VARIABILE A RATA FISSA
Prevede una rata fissa nel tempo e le oscillazioni del tasso d’interesse determineranno un cambiamento nella durata del contratto che potrebbe ridursi o aumentare.
ATTENZIONE
In un arco temporale di medio/lungo termine, che può arrivare anche a 30 anni, è impossibile prevedere l’andamento dei tassi e la variazione degli scenari finanziari. Per la scelta della tipologia di mutuo occorre quindi considerare la propria situazione familiare, patrimoniale e la propensione al rischio.
Il mutuo a tasso fisso, a fronte di un tasso spesso più alto di quello variabile, consente di valutare al meglio le spese future, in quanto l’importo della rata non subisce variazioni durante la vita del mutuo. Nel caso del tasso variabile, le oscillazioni di mercato possono portare a una variazione del tasso e di conseguenza della rata, che potrà risultare in determinati periodi più conveniente ed in altri più elevata.
Esistono inoltre mutui a tasso variabile che possono prevedere contrattualmente limiti massimi (cap) e minimi (floor) di oscillazione dei tassi. Il cap è una clausola che agisce a garanzia del cliente e consiste in un limite oltre il quale la rata del mutuo non può andare anche qualora i tassi di mercato dovessero consentirlo.
È il piano di rimborso del mutuo che indica l’importo, la composizione delle singole rate (quota capitale e quota interessi) e le relative scadenze.
ATTENZIONE
Il piano di ammortamento evidenzia inoltre il capitale residuo, valore essenziale per la rinegoziazione o per procedere con l’estinzione anticipata del mutuo.
Oltre alle voci di spesa da sostenere nei confronti della banca, come i costi per la concessione del mutuo: istruttoria pratica, assicurazione incendio e scoppio, il cliente deve sostenere alcuni oneri relativi ai servizi prestati da soggetti terzi come: i corrispettivi previsti per il perito che valuta l’immobile, per il notaio, per l’eventuale intermediario finanziario qualora esistente, ed il costo dell’imposta sostitutiva. Tutti questi costi sono complessivamente indicati nel TAEG.
ATTENZIONE
I premi assicurativi relativi a polizze facoltative come ad esempio premorienza o perdita del posto di lavoro non sono inclusi nel TAEG. Da questi contratti assicurativi, per i quali è sempre possibile indicare esplicitamente i beneficiari, è possibile recedere entro 14 giorni dalla loro sottoscrizione.
Per le polizze obbligatorie ai fini della stipula del mutuo, a parità di coperture il cliente ha il diritto di sottoscrivere una polizza con una compagnia di sua fiducia.
Dopo l’istruttoria della pratica la banca delibera la concessione del mutuo e acconsente alla stipula davanti ad un notaio di fiducia del cliente. Dopo la sottoscrizione del contratto, solitamente entro 11 giorni, avviene l’erogazione delle somme.
ATTENZIONE
I documenti necessari ed i tempi per ottenere il mutuo e l’erogazione delle somme sono indicati, caso per caso, nel Prospetto Informativo Europeo Standardizzato, che viene consegnato prima della scelta del mutuo sulla base delle caratteristiche reddituali e finanziarie del richiedente.
Dopo l’erogazione inizia il periodo di rimborso del capitale, mediante il pagamento delle rate periodiche concordate, che può essere effettuato anche tramite addebito su conti correnti in essere presso altri istituti. In caso di ritardo nel pagamento della rata, sono dovuti gli interessi di mora, calcolati in percentuale in base all’importo e al tempo trascorso.
ATTENZIONE
In caso di ritardo continuato o di mancato pagamento delle rate, è opportuno rivolgersi alla propria banca per cercare una soluzione ed evitare segnalazioni negative che potrebbero intaccare il merito di credito o addirittura comportare il default e quindi il pagamento immediato dell’intero debito maturato. In caso di regolare pagamento del mutuo è possibile richiedere la sospensione, il taglio o lo spostamento delle rate, attivare le coperture assicurative sottoscritte oppure chiedere la rinegoziazione, ossia la modifica di elementi del contratto come la durata e il tasso di interesse che incidono sull’importo della rata mensile dovuta.
È la possibilità di spostare senza spese un mutuo e la relativa ipoteca da una banca ad un’altra, che offre condizioni più vantaggiose in termini di spread, durata o tipologia di tasso. L’importo richiesto alla nuova banca è finalizzato esclusivamente all’estinzione del vecchio mutuo di conseguenza non è possibile chiedere somme aggiuntive.
ATTENZIONE
La portabilità può essere esercitata anche senza il consenso della banca che ha concesso inizialmente il mutuo. Inoltre, sia l’estinzione del mutuo sia l’accensione del nuovo sono esenti da spese. Prima di esercitare la portabilità, è comunque consigliabile informarsi presso la banca che ha erogato il mutuo, per valutare la possibilità di rinegoziarlo a condizioni economiche più vantaggiose. In caso di ritardo da parte della banca cedente nel procedere al passaggio del mutuo è riconosciuto un indennizzo per il mancato rispetto dei termini di legge.
Le informazioni sono aggiornate a Luglio 2022
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